Sicurezza sul Lavoro come e quali strategie di prevenzione adottare sul luogo di lavoro
Descrizione Prodotto: Scarpe Antinfortunistiche Lewer 3900M S2 Serie Classic
Antiperforazione: Non prevista.
Tomaia: Pelle idrorepellente.
Soletta: Estraibile e termoformata ad alto potere di assorbimento del sudore.
Puntale: Acciaio 200J.
FODERA: AIR PLUS ad alto grado di evaporazione e resistenza all'abrasione.
Con il termine sicurezza sul lavoro ci si riferisce ad una serie di norme, accorgimenti, misure di prevenzione e protezione adottate dal datore di lavoro, dai suoi collaboratori e dai lavoratori stessi, al fine di predisporre una struttura lavorativa a norma per evitare eventuali esposizioni a rischi che potrebbero comportare malattie professionali o infortuni.
Questi fattori potrebbero essere causati o da avvenimenti improvvisi, come nel caso di un infortunio, o da una situazione di stress e malessere perpetrata nel tempo, come nel caso di una malattia professionale. La malattia professionale può essere provocata da un abituale contatto con sostanze nocive oppure da movimenti violenti e routinari che assuefanno il corpo ad una postura sbagliata, innescando uno stato di malessere, difficile da allontanare
La sicurezza sul lavoro è stata regolamentata mediante legge delega del 3 agosto 2007 per poi diventare decreto attuativo il 9 aprile 2008, tramite l’emanazione del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, entrato in vigore il 15 Maggio 2008 ma successivamente modificato dal d.lgs. 3 agosto 2009, attualmente in vigore.
Le principali procedure da adottare consistono nell’individuazione di fattori e sorgenti di rischio per poi tendere alla loro riduzione e al loro successivo monitoraggio. L’ultimo passaggio prevede l’elaborazione di una strategia aziendale in cui tener conto di tutti questi elementi, per gestire al meglio la situazione.
Ma quali sono i rischi che si possono correre sull’ambiente di lavoro?
I rischi incontro ai quali si può andare sono di diversa natura. Se legati a strutture, macchine, impianti elettrici o sostanze pericolose essi sono di tipo infortunistico; se legati ad agenti chimici, fisici o biologici sono di natura ambientale/igienica ed infine, quelli attinenti a fattori psicologici, ergonomici e condizioni di lavoro difficili, pur essendo di natura trasversale, sono da tenere in grande considerazione.
Il lavoratore stesso è infatti fortemente responsabile del proprio lavoro e della propria sicurezza, e l’azienda deve essere in grado di fronteggiare situazioni pericolose provocate anche dal dipendente stesso, scaturite da disattenzione, perdita di concentrazione o, in contesti che richiedono prevalentemente un lavoro manuale, la diffusa tendenza ad evitare dispositivi di protezione per manovrare più agevolmente gli strumenti di lavoro ed aumentare la produttività.
Come prevenire questi rischi?
Alla base di ogni buon sistema di prevenzione vi deve essere una costante comunicazione e informazione nei confronti dei propri dipendenti riguardo alle procedure che devono rispettare e mettere in atto.
Per evitare rischi di natura psicologica i principali metodi da adottare sono la ridefinizione di una politi ca degli spazi accompagnata ad una particolare cura per l’ergonomia del luogo di lavoro, cercando di garantire al dipendente uno spazio confortevole e pratico nel quale lavorare.
Il controllo sanitario e l’allontanamento del lavoratore dall’esposizione al rischio in caso di motivi sanitari risultano essere procedure obbligatorie per prevenire rischi di natura ambientale/igienica.
Infine, per evitare infortuni, occorre predisporre misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso e di evacuazione dei lavoratori al manifestarsi di una situazione di pericolo.
Così come di vitale importanza risulta essere anche la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità all’indicazione dei fabbricanti.
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